Anfänge in Weimarer Republik und Drittem Reich |
Dalla Repubblica di Weimar al Terzo Reich |
Stadtschulrat Hans Baier gründete in den 1920er Jahren in München mehrere Meisterschulen. |
Negli anni 20 Hans Baier, consigliere scolastico cittadino, fondò diverse scuole tecnico-professionali a Monaco di Baviera. |
Dies geschah in der Tradition von Georg Kerschensteiner, der ab 1895 sein Vorgänger gewesen war. |
Baier perpetuò la tradizione seguendo le orme di Georg Kerschensteiner, suo predecessore dal 1895. |
Baier konnte sich bei der Gründung auf die Unterstützung dreier Verbände stützen, des Reichsverbandes der Innungen für das Damenschneidergewerbe (Sitz in Berlin), des Reichsverbandes für das Deutsche Schneidergewerbe (Elberfeld) und des Reichsverbandes für Wäscheschneiderei (Hamburg). |
Per la fondazione della scuola di moda, Baier poté contare sull’aiuto di tre associazioni: il "Reichsverband der Innungen für das Damenschneidergewerbe" (letteralmente: associazione nazionale delle corporazioni di sartoria femminile, con sede a Berlino), il "Reichsverband für das Deutsche Schneidergewerbe" (associazione nazionale di sartoria tedesca, con sede a Elberfeld) e il "Reichsverband für Wäscheschneiderei" (associazione nazionale per il confezionamento di biancheria, con sede ad Amburgo). |
So entstand die Schule von Anfang an als deutschlandweite Ausbildungseinrichtung. |
La scuola si affermò, quindi, fin dal principio come istituto di formazione a livello nazionale. |
Als Gebäude war ein Neubau für Meisterschule und Frauengewerbeschule in der Hochstraße vorgesehen; dieser wurde nicht errichtet und so entstand die Schule 1931 am innerstädtischen Oberanger im Neuen Landschaftsgebäude. |
Un nuovo edificio nella Hochstraße avrebbe dovuto ospitare la scuola tecnico professionale e l'istituto professionale femminile; questo, tuttavia, non venne mai costruito e nel 1931 la scuola trovò sede nel cosiddetto "Neues Landschaftsgebäude", edificio situato nella Oberanger, via del centro storico di Monaco. |
Ziel der Ausbildung junger Frauen war es, "künstlerisch und technisch begabte Schülerinnen zu führenden Meisterinnen, künstlerisch selbständig schaffenden Modellistinnen, Directricen und Geschäftsleiterinnen" auszubilden. |
L’obiettivo principale della scuola era di formare giovani donne, trasformandole da "studentesse dallo spiccato talento tecnico e artistico" in "rinomate esperte, modelliste autonome e creative, stiliste e dirigenti". |
Erste Leiterin wurde Gertrud Kornhas-Brandt. |
Consigliata dal direttore della scuola viennese di arti applicate, Eduard Josef Wimmer-Wisgrill, Gertrud Kornhas-Brandt fu la prima direttrice della scuola. |
Sie wurde durch Eduard Josef Wimmer-Wisgrill empfohlen, Leiter der Wiener Kunstgewerbeschule. |
(siehe oben-vedi sopra) |
Sie hatte in Wien bei ihm ihre Ausbildung gemacht, dann in Zürich gearbeitet und später im Schwarzwald eine Textil-Heimindustrie organisiert. |
Dapprima studentessa di Wimmer-Wisgrill a Vienna, Kornhas-Brandt lavorò in seguito a Zurigo e infine fondò un’industria tessile artigianale della Foresta Nera. |
Es kam bald zum Konflikt mit den Innungen, besonders deren Vertreterinnen in München, die Konkurrenz in der Zeit der Weltwirtschaftskrise fürchteten. |
Col tempo vennero a crearsi conflitti con le rappresentanti delle corporazioni, in particolare con quelle di Monaco, che temevano la concorrenza in un momento di profonda crisi economica a livello mondiale. |
Die Schule organisierte während der Olympischen Spiele eine Modenschau in Garmisch und hatte Anteil an der Entwicklung der Mode im Trachtenstil. |
In occasione dei giochi olimpici la scuola organizzò una sfilata di moda a Garmisch e rivestì un importante ruolo nello sviluppo dei costumi tradizionali. |
In der Zeit der Gleichschaltung aller Institutionen im Nationalsozialismus wurde Kornhas-Brandt angefeindet; sie gehörte nicht der NSDAP an. |
Durante l’epoca nazionalsocialista, che prevedeva l’allineamento delle istituzioni al potere centrale, Kornhas-Brandt fu spesso ostacolata a causa della sua mancata adesione al Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori (NSDAP). |
Stadtschulrat Josef Bauer stellte sich vor sie. |
Josef Bauer, consigliere scolastico cittadino, prese le sue difese. |
Kornhas-Brandt bat 1939 um einen Termin bei Adolf Hitler, von dem sie sich "direkte Orientierung" über den geplanten Weg für eine deutsche Mode erhoffte; es kam nicht dazu, denn Hitler plante eine Akademie für Mode in Wien. |
Nel 1939 Kornhas-Brandt richiese un’udienza con Adolf Hitler, nella quale sperava di ricevere "chiare direttive" sul percorso previsto per lo sviluppo di una moda tedesca unitaria. L’udienza non ebbe mai luogo: Hitler decise di istituire un’accademia di moda a Vienna. |
Kornhas-Brandt wollte aus der Schule eine Fachhochschule machen. |
L’obiettivo di Kornhas-Brandt era quello di trasformare la scuola di moda in un istituto accademico specializzato. |
Nach dem deutschen Angriff auf Frankreich und der deutschen Besetzung von Paris wurde die Vorbildfunktion der Pariser Mode geschwächt; die Deutsche Meisterschule nutzte die gegebene Chance und kooperierte stark mit der deutschen Textilindustrie, was ihren Einfluss vergrößerte. |
Dopo l’invasione tedesca della Francia e l’occupazione di Parigi, la moda parigina vide ben presto indebolito il suo ruolo di modello di riferimento. Di questa perdita d’importanza approfittò la scuola di moda, che colse l’opportunità per instaurare una stretta collaborazione con le principali industrie tessili tedesche, aumentando così il proprio prestigio. |
Schon 1936 bezeichnete die US-Presse Kornhas-Brandt als "dictator" der Mode. |
Già nel 1936 la stampa statunitense insigniva Kornhas-Brandt del titolo di "dictator" della moda. |
1944 wurde die Schule evakuiert und 1945 beschädigt. |
Nel 1944 la scuola fu evacuata e, un anno dopo, danneggiata fortemente. |
Nachkriegsdeutschland bis heute |
Dal dopoguerra a oggi |
1945 bemühte sich Kornhas-Brandt mit Hilfe von Stadtschulrat Anton Fingerle um den Wiederaufnahm des Schulbetriebes. |
Nel 1945, con l’aiuto del consigliere scolastico cittadino Anton Fingerle, Kornhas-Brandt s’impegnò per la riapertura della scuola. |
Am 2. Mai 1946 konnte der Unterricht mit 18 Schülerinnen beginnen. |
Il 2 maggio 1946 ripresero le lezioni, con una classe di diciotto studentesse. |
1948 kam der erste männliche Schüler. |
Nel 1948 la scuola ebbe il primo studente uomo. |
In den Jahren des wirtschaftlichen Wiederaufbaus waren Materialien knapp und viele Frauen nähten Kleidungsstücke um. |
Negli anni della ricostruzione economica i materiali scarseggiavano e le donne riadattavano i propri abiti. |
Noch 1950 sprach die Leiterin von Deutschland als einem "modeferne[n] Land". |
Secondo Kornhas-Brandt nel 1950 la Germania non era ancora "nemmeno lontanamente il paese della moda". |
1957 endete die Ära Kornhas-Brandt; ihre Nachfolger wurden Arthur Burghardt, 1969 Georg Weith und 1979 Heinz Pressl. |
Nel 1957 l’era di Kornhas-Brandt giunse a termine: la seguirono Arthur Burghardt, Georg Weith (dal 1696) e Heinz Pressl (dal 1979). |
1957 wurde die Position eines künstlerischen Leiters neben der Stelle des Schulleiters geschaffen. |
Dal 1957 il direttore scolastico fu affiancato dalla nuova figura di direttore artistico. |
Der künstlerische Leiter Horst Klöß äußerte: "Der Vorgang des Modeschöpfens ist...etwas Spirituelles...Haute Couture ist Abstraktion...ich liebe die herbe, strenge Linie. |
Il direttore artistico Horst Klöß affermò che "il processo stilistico è un qualcosa di spirituale.. L´haute couture è astrazione.. Amo le linee dure, severe." |
Unter Schulleiter Georg Weith begann man, Studienreisen nach Paris, Florenz und Venedig zu organisieren und holte auch europäische Modeschöpfer wie Marc Bohan, Yorn, Heinz Schulze-Varell und Heinz Oestergaard für Projekte an die Schule. |
Sotto la direzione di Georg Weith si organizzarono i primi viaggi studio a Parigi, Firenze e Venezia e ebbero luogo importanti collaborazioni con stilisti europei del calibro di Marc Bohan, Yorn, Heinz Schulze-Varell e Heinz Oestergaard, che parteciparono ad alcuni progetti della scuola. |
Heute hat die Schule mehr als 250 Schüler; zu den Absolventen gehören Gabriele Blachnik, Ayzit Bostan, Karl-Ludwig Rehse, Sabina Sakoh und Gabriele Strehle. |
Oggi la scuola conta più di duecentocinquanta studenti. Fra i diplomati più conosciuti si annoverano Gabriele Blachnik, Ayzit Bostan, Karl-Ludwig Rehse, Sabina Sakoh e Gabriele Strehle. |